venerdì 8 marzo 2024

Vicina è la Parola - RINASCERE- Ambientazione liturgica IV Domenica di Quaresima B: Gesù, il Figlio inviato dal Padre a salvarci SALVATI / Non giudicati: agire con misericordia

VICINA è LA PAROLA

Rinascere
Non sono poche le volte in cui ho immaginato e desiderato fosse possibile “riavvolgere il nastro della mia esistenza” e riprendere, da quel punto considerato fatale, il mio percorso.
L’abbiamo pensato forse tutti “se potessi tronare indietro…!”.
Ma indietro fin dove? Fino a rinascere?
Oltre ogni nostalgia e rammarico, senso di colpa attribuita anche a chi l’esistenza ce l’ha trasmessa, sentirci nuovamente amati ci fa sperimentare una novità assoluta a cui non riusciamo a dare altro nome che “rinascere”.
Rinascere dall’amore che gratuitamente e inaspettatamente ci sorprende, giunto a noi da un mondo che sembra non appartenerci ma che invece costituisce la nostra vera e unica origine, “sopra di noi” ma in realtà già da sempre “dentro di noi” che necessita solo di essere liberato da ogni costrizione e di lasciarci attrarre, arresi definitivamente all’Amore.
Giovanni 3,14-21: “Dio ha tanto amato il mondo”
Del dialogo notturno di Gesù con Nicodemo
ci viene proposta la parte “catechetica”,
che segue all’interrogativo esistenziale e teologico 
sulla possibilità di una “nuova nascita”.
La proposta è l’annuncio da parte di Gesù
di “rinascere dall’Alto”, da Dio attraverso lo Spirito,
in modo sorprendente:
dall’innalzamento del Figlio sulla croce;
in modo sconvolgente:
dall’amore di Dio per il suo opposto, il mondo!
Nulla è perduto perché nessuno condanna,
basta solo fidarsi della forza di questo amore divino.
Così le nostre opere, spesso ambigue 
s’inverano nel Figlio e in chi, da figlio e da figlia, 
cammina verso la Luce,
uscendo dalle tenebre dell’esistenza intrauterina delle opere 
così spesso portatrici di morte, 
finalmente generati alla Vita incorruttibile, 
ad una nuova capacità di amare





Ambientazione liturgica

IV Domenica di Quaresima B: Gesù, il Figlio inviato dal Padre a salvarci

SALVATI / Non giudicati: agire con misericordia


Giovanni 3,14-21

Dio non ci giudica, ma ci salva con l’amore del Figlio, Gesù,

dimostrato a noi nella sua morte in croce.

Efesini 2,4-10

Siamo salvati perché morti e risorti con Cristo,

liberati da ogni schiavitù dall’amore gratuito del Padre. 

2Cronache 36,14…23

Nonostante il fallimento umano [peccato],

Dio è sempre fedele al Patto di Alleanza con il suo amore misericordioso.


“Di fronte all’assurdo dell’essere umano che si allontana da Dio, quali vie si crea -inabissandosi e, quasi “cieco pollone di Vita”, cercando nella terra di aprirsi un varco- la fedeltà dell’amore di Dio, la sua vittoria che non conosce ostacoli?

È proprio Lui che riapre la strada storicamente invasa da barriere e ci viene incontro, ricostruisce un varco e un ponte. 

Lo fa con il re Ciro per il ritorno di Israele nella propria terra [I lettura], e infine, definitivamente, nel Figlio innalzato in croce, segno oltre il quale non si dà storia umana nel deserto del mondo con speranza di vita, di vita eterna [Evangelo].

Non ci è estranea l’esperienza storica di Israele e nemmeno quella descritta da Paolo agli Efesini [II lettura]: la scelta degli idoli, assecondando i desideri dell’egoismo, minaccia continuamente anche la nostra esistenza di credenti e il nostro desiderio di un’immersione sempre più profonda e consapevole nella vittoria dell’amore misericordioso di Dio, al di là delle nostre stesse capacità umane, “al di sopra di ogni gioia” [Salmo 136]. 

L’Apostolo non esita a far impazzire il vocabolario per esprimere l’iperbole della nostra umanità inserita in quella del Figlio: convivicati, conresuscitati, concreati…”.

[Comunità Monastica di Viboldone]


Preghiera introduttiva alla Liturgia della Parola

Padre, 

misericordioso e fedele,

che mai ti stanchi di richiamare gli erranti 

a vera conversione 

e nel tuo Figlio innalzato sulla croce ci attiri a te:

guariscici dai morsi del maligno

e rinnovaci interiormente 

con il tuo amore gratuito e fedele

per essere capaci di percorrere nuove vie di vita. 

In Gesù Cristo, nostro Signore. Amen!



1 commento:

  1. IV DOMENICA DI QUARESIMA
    INTRODUZIONE ALLA CELEBRAZIONE

    Siamo nella IV Domenica di Quaresima:
    È ancora notte!
    I pensieri corrono sulle logiche umane,
    alimentano dubbi che turbano l’animo.
    I segni di Vita, come fendinebbia,
    aprono varchi nello sconforto,
    mentre il coraggio di osare
    trasforma il risentimento in un di più d’Amore.
    Facciamo “scalo” nel porto più vicino al cuore,
    dove chiunque crede in Lui non andrà perduto
    perché grande è la misericordia del Signore.


    INTRODUZIONE ALLE LETTURE

    Nonostante il continuo fallimento umano,
    Dio è fedele al Patto di Alleanza:
    sceglie addirittura Ciro, imperatore pagano e nemico di Israele
    per liberarlo e porre fine al suo esilio in Babilonia;
    così ci narra Cronache nella prima lettura.

    Anche noi ci uniamo al canto del salmista in terra d’esilio:
    nel Salmo 136 esprime il suo amore per Gerusalemme,
    con il desiderio e la speranza del suo ritorno.

    È sempre lo stesso “Dio, ricco di misericordia”
    che l’apostolo Paolo annuncia agli Efesini nella seconda lettura:
    Egli ci ha amati gratuitamente in Cristo Gesù,
    resi capaci di condurre una vita “buona” secondo il Vangelo,
    risposta d'amore all'Amore che ci ha salvati.

    Il vangelo di Giovanni ci riporta il dialogo notturno
    tra Nicodemo e Gesù che gli rivela
    di essere il Figlio inviato del Padre per amore di tutta l’umanità
    affinché "chiunque crede in Lui abbia la vita per sempre”.

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