VICINA È LA PAROLA
27 NOVEMBRE – 24 DICEMBRE 2022
TEMPO DELL’AVVENTO/A
Una speranza per tutti: il regno di Dio è vicino!
Annuncio di gioia per chi da povero si fida del Signore.
AVVENTO/A Isaia Salmo Apostolo Matteo
DOMENICA I 1,2-5 121,1-9 Romani 13,11-14 24,37-44
DOMENICA II 11,1-10 71,1-17 Romani 15,4-9 3,1-12
DOMENICA III 35,1…10 146,7-10 Giacomo 5,7-10 11,2-11
DOMENICA IV 7,10-14 23,1-8 Romani 1,1-7 1,18-24
Che effetto fa la GIOIA?
“Dov’è la GIOIA, dov’è… mi chiedo dov’è. Dimmi dov’è…”, la più bella canzone del Festival 2020, mi risuona nel celebrare la Liturgia di questa III domenica dell’Avvento. Si saranno chiesti lo stesso i deportati in Babilonia una volta ritornati in patria, “i riscattati dal Signore”, dopo aver percorso “una strada [da Lui] appianata… una via santa”. Dov’è quel “giubilo in Sion”? Eppure avevano “irrobustite le mani fiacche e le ginocchia vacillanti… gli smarriti di cuore”. Le cronache di Esdra e Neemia ci dicono che non è stata tutta una festa! Mettendosi in cammino avevano creduto alla gioiosa profezia di Isaia [35,1…10 – I lettura] “Si rallegri il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca. Sì! Canti di gioia e con giubilo”. Anche ai ciechi si apriranno gli occhi… ai sordi gli orecchi… la lingua del muto griderà di gioia.
Una volta ritornati, devono ancora continuare a credere che “felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto”.
Una delusione? Forse… oppure una ricerca ed un cammino che non finiscono mai.
“Sei tu Colui-che-deve-venire e dobbiamo aspettarne un altro?” [Matteo 11 – Evangelo] Ci sorprende che questa domanda venga proprio da chi il Messia dovrebbe riconoscerlo bene, da colui che lo ha “indicato presente nel mondo” (cf Giovanni 1,6-8.15; 19-36). Forse deluso anche lui perché non si tratta di “un giustiziere” (cf Matteo 3,1-12), di uno che compie sì le profezie, ma con una “buona notizia rivolta ai poveri”: “Beati i poveri nello spirito… quelli che piangono… che bramano un nuovo rapporto con Dio... e sono perseguitati” (cf Mt 5,1…10). Ci sono dei segni… ma occorre saperli vedere.
Saper ascoltare per vedere!
In mezzo agli innumerevoli segni di dolore, di morte che ci assalgono occorre essere capaci di cercare quelli di vita. Come fa “l’agricoltore che aspetta pazientemente il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto… la venuta del Signore”. [Giacomo 5,7-10 – II lettura]
Abitiamo una terra che non è più solo nostra, una “valle di lacrime”, ma una terra abitata dalla sua definitiva e fedele presenza [Salmo 145] e che Lui ha reso feconda, capace di far fiorire la gioia!
Mi sono chiesto stamattina celebrando l’eucaristia con la mia comunità, con quale coraggio i miei fratelli presbiteri di Ischia o di Casamicciola, o di Odessa e Kharkiv hanno proclamato questa Parola e con quale stato d’animo le loro comunità l’hanno accolta.
I loro volti saranno sicuramente stati rigati di lacrime che si saranno asciugati gli uni gli altri, sentendo sul loro viso la carezza del Signore.
Ecco dov’è la gioia!
Cerco di capire quello che non so capire
fuori vola polline e ho creduto fosse neve
e non mi sento contento.
Chissà se poi sono io quello allo specchio.
Cerco dai vicini la mia dose giornaliera
di sorrisi ricambiati per potermi poi sentire
socialmente in pace con il mondo e con il mio quartiere.
Chiedimi se dove sto sto bene, se sono felice.
Chiedimi qualsiasi cosa, basta che mi dici
Dov'è, dov'è, dov'è, dov'è la gioia, dov'è…
Mi chiedo dov'è quel giorno che non sprecherai.
Il cielo rosso, l'orizzonte.
E l'odio arreso al bene dov'è, mi chiedo dov'è?
Cerco di sentire quello che non so vedere.
La mia solitudine è sul fondo di un bicchiere
d'acqua che m'inviti a bere.
Ho sete di stupore, mi puoi accontentare?
Chiedimi se sono fuori posto in questo posto
Chiedi tutto basta che qualcuno
mi risponda adesso.
Dov'è, dov'è, dov'è, dov'è la gioia, dov'è…
Mi chiedo dov'è?
E rimango già qui, rimango così e non ci penso più.
Ho una clessidra ferma al posto del cuore
e un piano alto dove puoi vedere tutto.
Rimango così, rimango così e non ci penso più
E allora chiedimi se sono fuori posto in questo posto.
Chiedi tutto basta che qualcuno mi risponda adesso.
Dov'è, dov'è, dov'è, dov'è la gioia, dov'è…
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