venerdì 19 novembre 2021

“LE PAROLE… LA PAROLA” 21 novembre 2021 – XXXIV Domenica T.O./B Giovanni 18,33-37 Gesù Cristo è il SIGNORE

LE PAROLE… LA PAROLA” 

21 novembre 2021 – XXXIV Domenica T.O./B 

Daniele 7,13-14 / Salmo 92 / Apocalisse 1,5-8

Giovanni 18,33-37Gesù Cristo è il SIGNORE 

Servire è regnare 

La risurrezione del Nazareno è stata la scintilla inziale di un  nuovo “big bang” ancora in fase di attuazione e che sospinge  tutto verso un futuro di pienezza e di compimento: è l’opera di  Dio nel tempo e nella storia dell’umanità, così come nel tracciato  esistenziale di ogni essere umano. 

Questo processo avviene nascostamente, dal di dentro come  “fermento” della presenza di Dio [il regno] ed è già “la fine” ed  insieme “il fine” atteso come futuro che tutto sia assunto entro la  potenza vivificante dell’Unico, del Signore, dell’Uomo nuovo. 

Questa irruzione definitiva della signoria di Dio noi  celebriamo, solennemente anche in questa domenica, e di essa  alimentiamo la nostra speranza, la nostra fiducia in Lui ed il  nostro amore. 

Una signoria ed una regalità che subiscono continuamente  interpretazioni storiche, spesso strumentalizzazioni mondane  pericolose, e che la parola evangelica riporta radicalmente al  vissuto del Nazareno fino a capovolgerne il significato di “potere  assoluto”.

Egli infatti è la Parola di Verità su Dio stesso e sul mondo,  Egli è Colui che fa la Verità con il suo essere servo testimoniando  la verità dell’Amore (Giovanni 18,33-37 – Evangelo di oggi). 

Che regalità e signoria possono esserci nel suo definirsi e  comportarsi da servo?! (cf Gv 13,3-5. 12-15; Marco 10,41-45 e  par.) 

Contestualizzazione liturgica 

Quale spazio ci è dato per sperimentare questa signoria e  regalità dell’Amore? 

Un’altra illusione per la frustrazione generata dall’imporsi  inesorabile dei poteri mondani? 

Un’oasi felice tutto richiama un altrove senza reale  consistenza e attuazione? 

La celebrazione liturgica e in particolare l’Eucaristia è in  realtà la trasfigurazione di tutto ciò che è opaco e illusorio,  ingannevole, dove la Verità risplende nella forza dei deboli segni  dell’Amore: Parola e Pane “spezzati” per generare la Vita. 

Qui noi possiamo vedere con chiarezza quale umanità è  stata generata dal sangue di Colui che, liberandoci da ogni potere  e schiavitù, ha fatto di noi un regno di figlie e figli -in Lui- del  Padre (Apocalisse 1,5-8 – II lettura). 

Proprio nella celebrazione eucaristica, dell’unico pane e  dell’unico calice, l’unificazione di ciò che era stato violentemente  separato viene riconosciuta e proclamata: tra tutti gli esseri  umani e di essi con il Padre (Daniele 7,13-14 – I lettura). 

Anche l’ultima frattura -la morte- in Gesù diventa il dono  della vita per gli altri che lo fa rimanere “Vivente per sempre”. 

In preghiera 

O Padre, 

che hai mandato nel mondo il tuo Figlio,  

e con il battesimo ci ha resi partecipi 

del suo sacerdozio regale

hai fatto di noi un popolo regale 

fa' che ascoltiamo la sua voce, 

per essere nel mondo 

fermento del tuo regno di giustizia e di pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo,  

tuo Figlio, che è Dio, 

e vive e regna con te,  

nell'unità dello Spirito santo, 

nel tempo e nell’eternità. Amen.

1 commento:

  1. I RIFLESSI DELLA PAROLA

    Ebrei 1,1-9; 2,9-18 Una regalità non di potere ma di verità
    è la solidarietà da parte di Gesù, il Figlio,
    con l’umanità resa schiava dal peccato,
    liberata con la sola forza inerme
    del suo amore.

    Isaia 10,33 – 11,16 Servo obbediente alla volontà d’amore
    del Padre verso di noi,
    Luca 22,25-29 così Gesù compie le attese secolari
    di un sovrano che sia veramente
    un liberatore.

    1Corinzi 15,20-28 Con il suo amore Gesù si abbandona
    al Padre fino alla morte ed è accolto da Lui
    come verità nella risurrezione,
    sorgente di unità tra gli esseri umani
    e di tutto l’universo.

    1Giovanni 5,9-13 Se anche noi, come il Figlio, accogliamo la nostra vita
    come dono del Padre, diventiamo partecipi del loro rapporto di amore, vera sovranità sulla nostra esistenza umana.

    Atti 4,24-35
    Facciamo parte del popolo dei credenti, testimoni della verità
    con Cristo risorto e con la nostra vita di carità.

    PREGARE LA PAROLA

    Salmo 2 Insorgono i re della terra contro il Signore
    e il suo Inviato:
    “Ma io l’ho costituito sovrano!”.
    Salmo 19 Esulteremo per la sua vittoria.
    Salmo 20 Poiché grande è la gloria per la sua salvezza:
    Salmo 71 Il Signore libererà il povero che grida a Lui e salverà la vita dei suoi miseri.
    Salmo 102 Il Signore, perdona tutte le tue colpe,
    ti corona di grazia e di misericordia.
    Salmo 144 Per questo voglio esaltarti!

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