“LE PAROLE… LA PAROLA”
21 novembre 2021 – XXXIV Domenica T.O./B
Daniele 7,13-14 / Salmo 92 / Apocalisse 1,5-8
Giovanni 18,33-37Gesù Cristo è il SIGNORE
Servire è regnare
La risurrezione del Nazareno è stata la scintilla inziale di un nuovo “big bang” ancora in fase di attuazione e che sospinge tutto verso un futuro di pienezza e di compimento: è l’opera di Dio nel tempo e nella storia dell’umanità, così come nel tracciato esistenziale di ogni essere umano.
Questo processo avviene nascostamente, dal di dentro come “fermento” della presenza di Dio [il regno] ed è già “la fine” ed insieme “il fine” atteso come futuro che tutto sia assunto entro la potenza vivificante dell’Unico, del Signore, dell’Uomo nuovo.
Questa irruzione definitiva della signoria di Dio noi celebriamo, solennemente anche in questa domenica, e di essa alimentiamo la nostra speranza, la nostra fiducia in Lui ed il nostro amore.
Una signoria ed una regalità che subiscono continuamente interpretazioni storiche, spesso strumentalizzazioni mondane pericolose, e che la parola evangelica riporta radicalmente al vissuto del Nazareno fino a capovolgerne il significato di “potere assoluto”.
Egli infatti è la Parola di Verità su Dio stesso e sul mondo, Egli è Colui che fa la Verità con il suo essere servo testimoniando la verità dell’Amore (Giovanni 18,33-37 – Evangelo di oggi).
Che regalità e signoria possono esserci nel suo definirsi e comportarsi da servo?! (cf Gv 13,3-5. 12-15; Marco 10,41-45 e par.)
Contestualizzazione liturgica
Quale spazio ci è dato per sperimentare questa signoria e regalità dell’Amore?
Un’altra illusione per la frustrazione generata dall’imporsi inesorabile dei poteri mondani?
Un’oasi felice tutto richiama un altrove senza reale consistenza e attuazione?
La celebrazione liturgica e in particolare l’Eucaristia è in realtà la trasfigurazione di tutto ciò che è opaco e illusorio, ingannevole, dove la Verità risplende nella forza dei deboli segni dell’Amore: Parola e Pane “spezzati” per generare la Vita.
Qui noi possiamo vedere con chiarezza quale umanità è stata generata dal sangue di Colui che, liberandoci da ogni potere e schiavitù, ha fatto di noi un regno di figlie e figli -in Lui- del Padre (Apocalisse 1,5-8 – II lettura).
Proprio nella celebrazione eucaristica, dell’unico pane e dell’unico calice, l’unificazione di ciò che era stato violentemente separato viene riconosciuta e proclamata: tra tutti gli esseri umani e di essi con il Padre (Daniele 7,13-14 – I lettura).
Anche l’ultima frattura -la morte- in Gesù diventa il dono della vita per gli altri che lo fa rimanere “Vivente per sempre”.
In preghiera
O Padre,
che hai mandato nel mondo il tuo Figlio,
e con il battesimo ci ha resi partecipi
del suo sacerdozio regale
hai fatto di noi un popolo regale
fa' che ascoltiamo la sua voce,
per essere nel mondo
fermento del tuo regno di giustizia e di pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
nel tempo e nell’eternità. Amen.
I RIFLESSI DELLA PAROLA
RispondiEliminaEbrei 1,1-9; 2,9-18 Una regalità non di potere ma di verità
è la solidarietà da parte di Gesù, il Figlio,
con l’umanità resa schiava dal peccato,
liberata con la sola forza inerme
del suo amore.
Isaia 10,33 – 11,16 Servo obbediente alla volontà d’amore
del Padre verso di noi,
Luca 22,25-29 così Gesù compie le attese secolari
di un sovrano che sia veramente
un liberatore.
1Corinzi 15,20-28 Con il suo amore Gesù si abbandona
al Padre fino alla morte ed è accolto da Lui
come verità nella risurrezione,
sorgente di unità tra gli esseri umani
e di tutto l’universo.
1Giovanni 5,9-13 Se anche noi, come il Figlio, accogliamo la nostra vita
come dono del Padre, diventiamo partecipi del loro rapporto di amore, vera sovranità sulla nostra esistenza umana.
Atti 4,24-35
Facciamo parte del popolo dei credenti, testimoni della verità
con Cristo risorto e con la nostra vita di carità.
PREGARE LA PAROLA
Salmo 2 Insorgono i re della terra contro il Signore
e il suo Inviato:
“Ma io l’ho costituito sovrano!”.
Salmo 19 Esulteremo per la sua vittoria.
Salmo 20 Poiché grande è la gloria per la sua salvezza:
Salmo 71 Il Signore libererà il povero che grida a Lui e salverà la vita dei suoi miseri.
Salmo 102 Il Signore, perdona tutte le tue colpe,
ti corona di grazia e di misericordia.
Salmo 144 Per questo voglio esaltarti!