“le parole… la PAROLA”
8 dicembre 2024:
Immacolata Concezione
IMMACOLATE CONCEZIONI
Vito Mancuso
Immacolata concezione, Maria concepita senza “peccato originale”. Vero e giusto.
Tutte le concezioni lo sono, nessuno nasce "maculato" ossia con la morte nell'anima, come invece afferma il dogma del “peccato originale”.
Il “peccato originale” è un'offesa alla creazione, un insulto alla vita, uno sfregio all'innocenza e alla bontà della natura, alla sua origine divina.
Non vi è nessun peccato, non abbiamo nessuna colpa che preesiste sulle nostre vite indipendentemente da noi.
È la vita che è fatta così, la biologia ce lo mostra nel modo più chiaro.
Il peccato originale dice cose vere, l'errore sta nel chiamarlo peccato e di farne una colpa per ogni bambino e bambina che nasce. Non c'è alcun peccato, c'è la condizione umana, che vive di una libertà necessitata, imperfetta, corrotta, e che per questo ha bisogno di essere disciplinata, educata, salvata, perché se non viene disciplinata questa nostra libertà può avere un'oscura forza distruttiva e farci precipitare nei vortici del nulla.
AVVENTO 2024/C
II Domenica: 8 Dicembre
Immacolata Concezione di Maria
Genesi 3,9-15 / Salmo 97
Efesini 1,3…12
Luca 1,26-38
Il Signore viene a salvarci!
Prepariamo la strada… come MARIA
AVVENTO: tempo mariano
Maria è presente nel “Tempo dell’Avvento” come modello di vigilanza perché nessuno come Lei ha sperimentato l’attesa del Messia: nel suo stesso corpo per nove mesi. Soprattutto però è un’attesa interiore: in Maria ci ritroviamo tutti come umanità in attesa di salvezza e di liberazione.
A Cana, alle nozze a cui è invitata con Gesù, lei darà voce a questo desiderio: “Non hanno più vino” (cf. Gv 2,3).
Gli elementi liturgici che maggiormente emergono di Maria nell’Avvento sono la presenza e l’esemplarità.
La festa dell’Immacolata va ci viene quindi proposta affinché sia vissuta e celebrata in questa prospettiva, connessa al mistero di Cristo: Lei preventivamente redenta e quindi nel suo Avvento.
Come Lei ha generato Gesù nel suo corpo, così oggi ancora la Chiesa genera Cristo in tutti i credenti.
Dal 17 al 24 dicembre la sua presenza ricorre continuamente, nelle letture bibliche e nelle preghiere. La invochiamo: “Piena di Grazia, Benedetta fra le donne, Vergine e Sposa di Giuseppe, Serva del Signore. Donna nuova-nuova Eva, Figlia di Sion, Vergine del sì a Dio, Vergine dell’ascolto operoso”.
Introduzione alla Liturgia della Parola
Celebriamo Maria «piena di grazia», come l’ha salutata l’angelo Gabriele nell’annuncio del vangelo di Luca. Ella, preservata da quella “colpa originaria” che Genesi ci narra simbolicamente, è la realizzazione della promessa di Dio dopo il rifiuto dell’alleanza: vincerà il male per sempre!
“Cantiamo al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie: così esultiamo con il Salmo responsoriale.
L’apostolo Paolo agli Efesini, nella seconda lettura, ci conferma che anche noi come Maria siamo chiamati «ad essere santi e immacolati davanti a Dio nell’amore».
Accensione del SECONDO CERO
Vogliamo vivere, Signore,
abbandonati alla tua voce,
staccati dalle cose vane,
fissati nella vita vera.
Vogliamo vivere come Maria,
la Madre amata,
che vince il mondo con l'Amore.
Vogliamo vivere, Signore,
accesi dalle tue Parole,
per riportare ad ogni uomo
la fiamma viva del tuo Amore.
Vogliamo vivere come Maria,
la madre amata
che vince il mondo con l'Amore
e offrire sempre la tua Vita
che viene dal Cielo.
Vieni, Signore Gesù,
vieni presto tra noi!
Viene il Signore nella Parola:
Lo attendiamo con la Preghiera
Padre, santo e misericordioso,
che hai rivelato la gratuità
e la potenza del tuo Amore
nel silenzioso farsi carne del Verbo, tuo Figlio,
nel grembo di Maria,
dona a noi di accoglierLo con fede
nell’ascolto obbediente della tua parola.
Amen.
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