venerdì 20 dicembre 2024

“Le parole… la PAROLA” 22 dicembre 2024: IV Domenica dell’Avvento IL Signore è con noi: accogliamolo con la fede di Maria!

le parole… la PAROLA

22 dicembre 2024: 

IV Domenica dell’AvventoAVV4


Michea 5,1-4a / Salmo 79

Ebrei 10, 5-10

Luca 1,39-45


IL Signore è con noi:

accogliamolo con la fede di Maria!



Incontri

Fin da ragazzo mi piaceva viaggiare in treno, soprattutto da solo (a 15 anni Milano-Palermo) e i treni non erano come oggi tipo autobus o aereo. Ti ritrovavi a viaggiare in uno scompartimento che era un po’ come un salottino e anche se avevi il posto prenotato (ai miei tempi un lusso) non sapevi chi sarebbero stati i tuoi compagni di viaggio anche solo per qualche ora.

Entravi in un mondo parallelo: il reale scorreva fuori a diverse velocità e dentro regnava il silenzio finché qualcuno non azzardava una battuta, un’esclamazione… un’imprecazione per una frenata brusca.

Comunque tutto era parte dell’avventura: la destinazione, il motivo del viaggio, il libro che si faticava a leggere. Anche segreti inconfessati… tanto tutto finiva lì, alla stazione d’arrivo.

Ma succedeva, ed è successo, che nascessero amori, amicizie, storie da raccontare agli amici.

Una volta perfino un cenone di capodanno!

Così in quei pochi metri quadrati scorreva la vita e si fermava… mentre fuori scorreva e spesso non si riusciva ad afferrarla.

La Vita scorre dentro ciascuno di noi e il miracolo di condividerla genera “pienezza di gioia!”.


Riflessi della Parola

Betlemme, la più piccola delle città di Giuda come lo era Davide che in essa fu unto re di Israele e come Maria, la “vergine povera”, “tipo” trasparente dell’integra umanità delle origini che in Lei ritrova rinnovata la sua capacità generativa di unità e di pace: “Egli sarà la Pace” [Michea – I lettura].

Nell’incontro tra la ragazza di Nazareth e la ormai non più sterile Elisabetta non c’è più nulla di proprio per “collaborare” alla realizzazione della Promessa, ma solo il fidarsi, reciprocamente confermato, della presenza umana dell’amore di Dio: la sua definitiva venuta tra noi [Luca - Evangelo]. 

A questo dono riecheggiano, come riposta esultante di Giovanni, lo stupore e la gioia, la riconoscenza di tutto un popolo per la “beatitudine” finalmente ritrovata del volto paterno che ci guida nel nostro cammino [Salmo 79].

Tutti costoro fanno parte della nostra umanità resa finalmente capace, dal dono del corpo stesso di Gesù, di accoglierlo e di offrirlo per ogni essere umano, una volta per sempre, per tutte [Ebrei – II lettura].


Accensione del QUARTO CERO 

Accendiamo il quarto cero

e tu sei con noi, Maria di Nazareth.

In te si è accesa la Vita e non l’hai tenuta per te:

l’hai condivisa con noi.

Incontrando Elisabetta 

hai visitato ogni uomo e ogni donna

che ancora oggi attendono pace, giustizia, misericordia.

Così noi oggi non siamo soli: 

con te, nostra madre, e come te 

possiamo accogliere il tuo figlio Gesù,

l’Inviato del Padre, 

nostro fratello e salvatore.

Così vogliamo accogliere anche i nostri fratelli e sorelle

nella fede, nell’amore, nelle gioie e nei dolori,

nel lavoro di ogni giorno.

Vieni presto, Signore! 

Vieni a visitarci!

Viene il Signore nella Parola:

Lo attendiamo con la Preghiera

O Padre, che hai scelto 

un'umile figlia di Israele 

per farne la tua dimora in mezzo a noi, 

donaci fiducia nella tua volontà, 

perché imitiamo tuo Figlio, 

venuto nel mondo per servire

e offriamo a te un perenne cantico di lode.

Amen.


venerdì 13 dicembre 2024

“Le parole… la PAROLA” 15 dicembre 2024 III Domenica dell’Avvento IL Signore cammina con noi, poveri e riempie di gioia la nostra attesa!

le parole… la PAROLA
15 dicembre 2024: 
III Domenica dell’Avvento
TOA3
Sofonia 3,14-18a /Isaia 12
Filippesi 3,12- 4,2
Luca 3,10-18



IL Signore cammina con noi, poveri

e riempie di gioia la nostra attesa!


La GIOIA dov’è?

C’è poco da stare allegri coi tempi che corrono!”.

Credo sia quasi stucchevole fare l’elenco di quanto accade in questo periodo storico e che rende l’allegria quasi anacronistica o addirittura un insulto alla realtà.

Mi piacerebbe che qualcuno mi desse un buon motivo per essere contento senza sembrare banale o scontato, ma soprattutto che la gioia me la comunicasse, mi contagiasse della sua…

Ecco questo vorrei incontrare qualcuno che sia felice e che, senza darmene un motivo ragionevole, mi trasmettesse il suo senso della realtà intriso di speranza, la sua capacità di leggere le situazioni e di trovarne indicazioni per un cambiamento possibile perché tanto desiderato, il non dare soluzioni ma individuare percorsi nuovi… ecco questo si mi aiuterebbe a gustare la gioia!


Riflessi della Parola

È una persona, altro ma come noi, a portarci la Parola che è su di lui e che ci annunzia la “gioia messianica”. Non uno qualunque, Giovanni il battezzatore, il povero che nulla possiede e nulla ritiene di fronte a Gesù. Il suo compito è favorire l’incontro con Lui, ma gli ostacoli più evidenti all’incontro sono le disuguaglianze e, la prepotenza a cui è possibile rimediare con la condivisione e la giustizia. C’è un’attesa nel cuore di ogni essere umano e nella storia dell’umanità che va intercettata per poter evangelizzare un annuncio di gioia, una nuova immersione nell’amore di Dio che fa nuove tutte le cose [Luca - Evangelo].

A noi poveri, e solo se tali ci riconosciamo, da destinatari possiamo diventare portatori di liete notizie [Sofonia – I lettura]. 

È una gioia estranea alle comuni attese e desideri umani che mette in discussione chi povero non è; che si ritrova nell’autenticità del proprio esistere e del proprio operare, al di fuori del proprio ruolo: chi non ha diritti riconosce solo nell’amore il segno della presenza di Dio tra noi che salva, aprendosi così alla gratitudine, fonte della Pace [Filippesi – II lettura].


Giovanni il Battezzatore

È proposto dalla liturgia come “il precursore” che prepara la strada al Messia in mezzo a noi, perché tutti possano incontrarlo (cf Luca 3,1-19; Matteo 3,1-12). Ultimo dei profeti, propone gli inviti dei suoi predecessori, in termini di pressante appello a cambiare lo stile di vita, espressione di un cuore cambiato dall’incontro con la misericordia di Dio.

Di lui i racconti evangelici dicono che è voce gridante: richiama a un attuale esodo, alla giustizia, a un nuovo rapporto con Dio. Amico dello sposo (cf Giovanni 3,22-30) lo presenta come colui che può veramente rinnovare tutto e Lo indica ai suoi discepoli come Agnello di Dio, colui che prende su di sé il peccato del mondo (cf Gv 1,19-40). La sua predicazione è una vera evangelizzazione di testimonianza: pagherà con la sua vita la sua fedeltà alla Verità (cf Marco 6,17-29).

“Ciò che Giovanni sa è che la sua esistenza non si autorealizza…la sua vita è libera entro un disegno che le dà il vigore di un canto tenerissimo e fortemente virile. Cosa dice a noi? A noi come singoli, così drammaticamente interpellati dalla singolarità della nostra condizione, tra incomunicabilità e moltitudine, anonimato e indifferenza, inconsistenza e pressura? Cosa dice se non riscoperta di un’identità severa, di un destino non mediocre, di un compito più costoso e felice?

Quanto sei disposto a pagare per perderti e ritrovarti al di là di tutte le tue illusioni?”.

(Cesare Massa, I giorni ardenti. 2002, pp. 46 e 53).



Accensione del TERZO CERO 

Nelle tenebre si è accesa una luce,

che ci incoraggia nel nostro cammino.

Rivestiamoci di gioia

come gli sposi nel giorno delle nozze!

È arrivato l’amico dello Sposo, 

Giovanni Battista,

non è la luce, ma uno che la riflette.

Accendiamo il terzo cero:

ognuno di noi può essere una luce che brilla,

una fiamma che riscalda,

che porta gioia a chi è scoraggiato.

Vieni, Signore,

vieni a salvarci!

Viene il Signore nella Parola:

Lo attendiamo con la Preghiera

O Padre, fonte della vita e della gioia 

rinnovaci con l’energia del tuo Spirito 

perché corriamo sulla via del Vangelo 

e portiamo a tutti la lieta notizia

che il Salvatore, 

il Signore nostro Gesù Cristo,

il tuo Figlio, è il Vivente in mezzo a noi.

Amen.


lunedì 9 dicembre 2024

"Le parole… la PAROLA” 8 dicembre 2024: Immacolata Concezione AVVENTO 2024/C II Domenica: 8 Dicembre

le parole… la PAROLA

8 dicembre 2024: 

Immacolata Concezione



IMMACOLATE CONCEZIONI

Vito Mancuso 

Immacolata concezione, Maria concepita senza “peccato originale”. Vero e giusto. 

Tutte le concezioni lo sono, nessuno nasce "maculato" ossia con la morte nell'anima, come invece afferma il dogma del “peccato originale”. 

Il “peccato originale” è un'offesa alla creazione, un insulto alla vita, uno sfregio all'innocenza e alla bontà della natura, alla sua origine divina. 

Non vi è nessun peccato, non abbiamo nessuna colpa che preesiste sulle nostre vite indipendentemente da noi. 

È la vita che è fatta così, la biologia ce lo mostra nel modo più chiaro. 

Il peccato originale dice cose vere, l'errore sta nel chiamarlo peccato e di farne una colpa per ogni bambino e bambina che nasce. Non c'è alcun peccato, c'è la condizione umana, che vive di una libertà necessitata, imperfetta, corrotta, e che per questo ha bisogno di essere disciplinata, educata, salvata, perché se non viene disciplinata questa nostra libertà può avere un'oscura forza distruttiva e farci precipitare nei vortici del nulla.

AVVENTO 2024/C

II Domenica: 8 Dicembre

Immacolata Concezione di Maria

Genesi 3,9-15 / Salmo 97

Efesini 1,3…12

Luca 1,26-38


Il Signore viene a salvarci!

Prepariamo la strada… come MARIA



AVVENTO: tempo mariano

Maria è presente nel “Tempo dell’Avvento” come modello di vigilanza perché nessuno come Lei ha sperimentato l’attesa del Messia: nel suo stesso corpo per nove mesi. Soprattutto però è un’attesa interiore: in Maria ci ritroviamo tutti come umanità in attesa di salvezza e di liberazione.

A Cana, alle nozze a cui è invitata con Gesù, lei darà voce a questo desiderio: “Non hanno più vino” (cf. Gv 2,3).

Gli elementi liturgici che maggiormente emergono di Maria nell’Avvento sono la presenza e l’esemplarità.

La festa dell’Immacolata va ci viene quindi proposta affinché sia vissuta e celebrata in questa prospettiva, connessa al mistero di Cristo: Lei preventivamente redenta e quindi nel suo Avvento.

Come Lei ha generato Gesù nel suo corpo, così oggi ancora la Chiesa genera Cristo in tutti i credenti.

Dal 17 al 24 dicembre la sua presenza ricorre continuamente, nelle letture bibliche e nelle preghiere. La invochiamo: “Piena di Grazia, Benedetta fra le donne, Vergine e Sposa di Giuseppe, Serva del Signore. Donna nuova-nuova Eva, Figlia di Sion, Vergine del sì a Dio, Vergine dell’ascolto operoso”.


Introduzione alla Liturgia della Parola

Celebriamo Maria «piena di grazia», come l’ha salutata l’angelo Gabriele nell’annuncio del vangelo di Luca. Ella, preservata da quella “colpa originaria” che Genesi ci narra simbolicamente, è la realizzazione della promessa di Dio dopo il rifiuto dell’alleanza: vincerà il male per sempre! 

Cantiamo al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie: così esultiamo con il Salmo responsoriale.

L’apostolo Paolo agli Efesini, nella seconda lettura, ci conferma che anche noi come Maria siamo chiamati «ad essere santi e immacolati davanti a Dio nell’amore».



Accensione del SECONDO CERO

Vogliamo vivere, Signore, 

abbandonati alla tua voce, 

staccati dalle cose vane, 

fissati nella vita vera.

Vogliamo vivere come Maria, 

la Madre amata, 

che vince il mondo con l'Amore.

Vogliamo vivere, Signore, 

accesi dalle tue Parole, 

per riportare ad ogni uomo 

la fiamma viva del tuo Amore.
Vogliamo vivere come Maria, 

la madre amata 

che vince il mondo con l'Amore

e offrire sempre la tua Vita 

che viene dal Cielo.

Vieni, Signore Gesù,

vieni presto tra noi!





Viene il Signore nella Parola:

Lo attendiamo con la Preghiera

Padre, santo e misericordioso,

che hai rivelato la gratuità 

e la potenza del tuo Amore

nel silenzioso farsi carne del Verbo, tuo Figlio,

nel grembo di Maria,

dona a noi di accoglierLo con fede

nell’ascolto obbediente della tua parola.

Amen.


“Le parole… la PAROLA” 22 dicembre 2024: IV Domenica dell’Avvento IL Signore è con noi: accogliamolo con la fede di Maria!

“ le parole… la PAROLA ” 22 dicembre 2024:  IV Domenica dell’Avvento Michea 5,1-4a / Salmo 79 Ebrei 10, 5-10 Luca 1,39-45 IL Signore è co...