Vicina è la Parola
Giovanni 1,1-18:
Giorno
del Natale e Domenica di Natale
Luca
2,1-52:
Notte / Aurora del Natale – Santa Famiglia
Comunque sia nata questa Festa nelle comunità
cristiane, essa non ci viene riproposta annualmente per celebrare il compleanno
di Gesù o per rappresentare la sua presenza di bambino in mezzo a noi.
Continuiamo a festeggiare con ammirazione stupita il
mirabile prodigio del “Dio Bambino” che riesce sempre, in qualche modo e dopo
duemila anni, a suscitare i nostri migliori sentimenti di tenerezza e di
bontà... che nel mondo in cui ci troviamo a vivere, sarebbe già un grande
successo! Tuttavia non credo che
Dio abbia “progettato” dal “principio” di “farsi uomo” solo per risvegliare quel tanto di infantile che ancora
languisce in noi, ma piuttosto per continuare a tener vivo il senso di umanità
che spesso rischiamo di smarrire se non di distruggere!
Contemplarlo Bambino ci permette di arrenderci
all’evidenza di un’umanità ancora degna di essere assunta e amata, sempre
nuovamente rigenerata.
Il
Verbo-Parola del Padre è diventato carne
Questo è l’annuncio dell’Evangelo secondo Giovanni (1,14)
che ascoltiamo nella celebrazione del “Giorno” del Natale e che riecheggerà
nelle liturgie domenicali natalizie.
La comunità cristiana, nata dall’evento della
risurrezione, ha sviluppato la sua esistenza storica da quel mistero di
morte-vita che il Crocifisso-Risorto continua a celebrare con noi e che ha già
iniziato ad esistere nel ventre di Maria
quando la divinità del Figlio si è unita con la sua e nostra umanità.
Una Parola che è
Vita / Luce di ogni essere umano e che noi abbiamo visto nella sua piena manifestazione [gloria del Padre], amore gratuito e verità.
Un dialogo primordiale che coinvolge ed include
silenziosamente ogni essere vivente, inesorabilmente prima ancora che qualcuno
riesca a sentirlo.
La Parola proclamata ora nella comunità non viene più dall’alto,
ma emerge dalla nostra stessa umanità, si esprime con le nostre parole…
finalmente udibile e comprensibile.
Le Letture bibliche che ascoltiamo in questo tempo
natalizio ci testimoniano “le cose che si dicevano di Lui”… mentre
ancora nessuno nemmeno lo aveva sentito parlare.
Eppure quanto dice a chi lo incontra!
“I pastori se ne tornarono, glorificando Dio, per tutto quanto avevano udito e
visto” (Luca 2,20). Se lo passano di braccia in braccia, e chi lo vede
finalmente vede la Luce (cf 2,28.32); gli altri dicono di Lui cose
mai udite che fanno lo stupore di suo padre e sua madre (cf 2,33), ma Lui tace ancora.
È ancora Maria
che custodisce tutte questi fatti-parole [cose] meditandole nell’intimo
di lei…. come è chiamato a
fare ciascuno di noi “vivendo la Parola”.
Cieco Natale
Natale: i temi sono esauriti.
E tuttavia c’è sempre spazio
nel cuore perché un altro
fiocco di neve riveli lo schema.
L’Amore bussa con dita così gelate.
Guardo fuori. Nell’ombra
di un Dio così vasto, io tremo, incapace
a causa del bianco di scoprire il bambino
R.S. Thomas, Blind Noel, in No Truce with the Furies.
In preghiera
O Dio, nostro Creatore e Padre,
in modo mirabile hai fatto l’essere umano a tua
immagine,
e in modo ancor più meraviglioso
lo hai rinnovato con la nascita umana del tuo Figlio,
concedi a noi di partecipare alla vita divina di
Cristo,
che oggi è divenuto nostro fratello.
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