30 novembre–24 dicembre 2025
Tempo dell’Avvento/A
AVVENTO è… andare incontro!
Le nostre comunità cattoliche iniziano un nuovo anno liturgico in cui vivere l’evento di Cristo che cammina con noi nella storia. Questo itinerario «è per noi la possibilità di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo, immergendo la nostra vita nel mistero della sua Pasqua, in attesa del suo ritorno. È questa una vera formazione continua. La nostra vita non è un susseguirsi casuale e caotico di eventi ma un percorso che, di Pasqua in Pasqua, ci conforma a Lui nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro Salvatore, Gesù Cristo».
(FRANCESCO, Desiderio desideravi 64).
Infatti il cammino dell’anno liturgico ha un valore ed un significato oltre che celebrativo anche educativo. Esso ha inizio con l’Avvento, tempo in cui si intrecciano le attese dell’umanità con quella per le venute del Signore Gesù, il Figlio del Padre nato nel tempo da Maria e la speranza amorosa della Chiesa, per il ritorno glorioso del suo Sposo alla fine della storia.
Ambientazione liturgica
Una speranza per tutti: il regno di Dio è vicino!
Annuncio di gioia per chi da povero si fida del Signore
Nelle celebrazioni domenicali di quest’anno liturgico “A” ascolteremo la proclamazione del racconto evangelico di Matteo e dunque anche nell’Avvento. È un vangelo di carattere “comunitario”: Gesù, fin dall’inizio, è definito come l’Emmanuele, il “Dio-con-noi” (Mt 1,23; cf 20,18; 28,20) e descritto come un “nuovo Mosè”, “fondatore” del “nuovo popolo di Dio”, la comunità messianica, nucleo essenziale dell’intera umanità nuova, salvata.
Matteo richiama spesso le parole dei Profeti, in particolare di Isaia, e presenta in Gesù il loro compimento, come ascoltiamo nel tempo dell’Avvento: finalmente Dio realizza le sue promesse, ogni nostra speranza e attesa.
Le Lettere apostoliche proclamate nelle quattro domeniche ci testimoniano l’attesa delle comunità del I secolo, ancora viva oggi nelle nostre comunità e nell’esistenza di ogni credente.
Avvento A Isaia Salmo Apostolo Matteo
Domenica I 1,2-5 121,1-9 Romani 13,11-14 24,37-44
Domenica II 11,1-10 71,1-17 Romani 15,4-9 3,1-12
Domenica III 35,1…10 146,7-10 Giacomo 5,7-10 11,2-11
Domenica IV 7,10-14 23,1-8 Romani 1,1-7 1,18-24
La I domenica annuncia la venuta ultima e definitiva [seconda venuta] di Cristo Signore e propone un’attesa vigilante nella speranza, orante nella fede e operosa nella carità.
La II domenica annuncia il compimento delle promesse profetiche (Isaia) tramite il Battezzatore e chiede di essere pronti e non sprovveduti [conversione] alla venuta oggi tra noi dell’Inviato di Dio.
La III domenica annuncia e celebra la gioia di una venuta del Signore sempre prossima che esige il coraggio di darvi la priorità su tutto.
La IV domenica annuncia l’incarnazione umana del Figlio/Parola del Padre [prima venuta] e testimonia l’umile e fiduciosa adesione di Maria e di Giuseppe.
(vedi l’Ordinamento generale delle Letture bibliche per la Messa, ai nn. 93-94)
Se al centro anche delle celebrazioni di Avvento è sempre la presenza sacramentale del Signore Gesù nella Parola e nel Pane eucaristico, tuttavia il riferimento non è sempre lo stesso: fino al 16 dicembre si guarda alla venuta gloriosa del Signore (avvento finale/escatologico); dal 17 dicembre si ripercorre l’annuncio profetico della nascita del Messia, fino alla celebrazione del suo Natale nella natura umana come bambino (avvento natalizio).
Visione d’insieme delle domeniche di Avvento/A
È una Presenza che l’Avvento celebra, un evento liberatore che si fa avvenimento oggi, nella fede e nella speranza, soprattutto nell’amore dei credenti e di tutti gli esseri umani.
Per questo scopo ci viene proposto un cammino di cambiamento necessario ma soprattutto possibile.
Dio si pone alla ricerca di ogni essere umano e dell’intera umanità, di ciascuno di noi che da sempre siamo alla ricerca di Lui.
Gesù di Nazaret unifica in sé questi due impulsi e desideri, itinerari ininterrottamente sostenuti dallo Spirito, nei due versanti del “regno che viene” e che “deve venire”. Egli rende possibile che sgorghi nel più intimo umano la gioia.
È una letizia sempre vissuta e comunicata nei caldi toni della fede di chi, come Giuseppe e Maria, si fida del cammino di Dio in mezzo a noi.
30 Novembre: Domenica I Avvento/A
Vigilanti: in attesa del Signore che viene per portare a tutti la Pace!
L’annuncio dell’imprevedibile venuta del Signore non ci raggiunge per turbarci, ma per disporci in un atteggiamento di vigilanza.
Verrà a radunare tutti i popoli, per farli camminare nella sua luce e per raggiungere la pace.
Quando? È più vicino di quanto non pensiamo: stiamo svegli, vestiamoci di luce per non farci trascinare dal nostro egoismo. Andiamo con gioia incontro al Signore!
Quando di notte
si lascia accesa una luce in casa
significa che stiamo aspettando l’arrivo di qualcuno.
Noi ora accendiamo questo cero
ascoltando il profeta Isaia
che ci invita alla fiducia
nelle promesse del Signore.
Egli verrà e sarà la Pace tra tutti i popoli
se già noi iniziamo a costruirla tra noi.